DIARIO

Filicudi - giorno 12
1/06/2023


Dalla mattina ho capito che questo sarà il giorno delle domande.

Ho fatto bene a venire qui? E se avessi scelto un altro posto?


Avrei dovuto affittare una casa per avere più tempo libero,
ma qua a Villa La Rosa ho potuto conoscere tutti.


Quando torno a casa? Ma soprattutto dov’è casa.


Cosa pensano gli isolani di me, sarò entrato bene in relazione con loro?


Bello quando la mente frulla a un ritmo che è difficile da seguire. 

Pensi allo scenario peggiore, poi al contrario a quello migliore, sperando che la verità si assesti al centro. 


Vabbè, qua sono e qua sto, almeno per un altro po’ di giorni. 

Non si può sempre ripartire da zero, cancellare tutto e ricominciare.

Sto leggendo un libro scritto da Adelaide, la proprietaria di Villa, dal titolo “Vado da Lucia” che racconta la storia della struttura, di come è nata, si è evoluta, ecc. 


C’è una pagina che racconta come Santo Stefano sia diventato patrono dell’isola e mi incuriosisce.


Mi sono sempre chiesto cosa portasse un paese a scegliere un patrono, quali fossero i criteri…


Qua si racconta che il nonno di Adelaide un giorno tornò da un lungo viaggio in mare con una statua di legno raffigurante Santo Stefano, probabilmente proveniente da Napoli. 


Organizzarono una festa di paese per dare il benvenuto al Santo
e da quel momento diventò il patrono. 


A pomeriggio scendo al porto per fare due chiacchiere, 

di colpo il tempo si fa scuro a al largo inizia a lampare.

Una sottile linea scura collega il cielo e il mare e diventa sempre più grossa.


Le trombe marine, viste dalla terra ferma, sono sicuramente affascinanti. 

Accanto alla prima ne spunta un’altra, poi un’altra ancora leggermente spostata.

Danzano, si muovono, si intuisce la loro forza dalla quantità di acqua che sparano verso l’alto.



La sera, a cena, ci sono Fabri e altri amici. 

Arriva Giovannino con le Patelle, un crostaceo tipico,
le mangiamo crude appena raccolte e sanno di mare. 


Avevo già preso un goccio di malvasia, il sale marino si mischia con il dolce del vino,

l’effetto è un po’ strano.


Il giorno dopo le mangerò con gli spaghetti e i pomodorini, che buone.