DIARIO
Filicudi - giorno 4
24/05/2023
Alba, sveglia alle 5.15
Su, fino a Valdichiesa, ci vuole mezz’ora circa.
Il sole inizia a sorgere, ci sono un po’ di nuvole ma lo spettacolo è comunque servito.
Entro nel cimitero dietro alla chiesa mentre i raggi del sole attraversano le lapidi, non c’è nessuno.
Sembra che qui il tempo si sia fermato, mi fermo anche io per qualche minuto.
I cimiteri sono luoghi belli, per me. Mi è sempre piaciuto immaginarli come luogo vivo, dove ogni croce ha un nome e ogni nome ha contribuito in qualche modo alla storia dell’umanità.
Non siamo insignificanti, ne sono sicuro.
Inizio a tornare verso casa tramite le mulattiere, ce ne sono tante ma so che devo scendere, non è difficile trovare la strada.
Torno al bar e trovo, come sempre, Gianni.
Arriva con la sua Ape blu a bere il caffè.
Ha 75 anni e ora non lavora più, ma in passato dicono che fosse veramente duro.
Ha lavorato a tanti cantieri sull’isola, trasportando a spalla, sacchi di cemento, pietre, materiali di ogni tipo. Bel tipo, Gianni, mi ha preso in simpatia e alla solita domanda mi dice di sì.
“Io vengo buono in foto”, mi dirà poi, quando gli faccio vedere il risultato.
A pomeriggio vado alla Punte, che dicono essere il posto più bello dove fare il bagno.
Non è caldo ancora, ma penso sia arrivato il momento. Solita mulattiera ripida in discesa, che taglia a metà l’isola, in poco arrivo.
Bellissimo, davvero. L’acqua è ghiacciata, ma appena metto la maschera capisco che devo buttarmi: in spiaggia non c’è nessuno ma sotto l’acqua pesci di ogni dimensione e colore, fondali stupendi. Vado, mi butto, nuoto, 20 minuti dopo esco ma sono felice. Il sale addosso non mi ha mai dato fastidio, anzi, mi piace.
È il 24 maggio, la stagione è iniziata.
Non so stare fermo a lungo e l’ora dell’aperitivo si avvicina.
Andiamo a Pecorini, solito posto e solito bar: il Saloon.
Invidio un po’ chi tutto l’anno può vedere sta figata di posto.
Ci sono Nino (uno dei personaggi più forti e conosciuti dell’isola) e i suoi ragazzi, facciamo le chiacchiere per un po’. Una specie di veglia, che però noi preferiamo fare al tramonto mentre i nostri nonni sotto le stelle.
A Nino lo vedrò di nuovo più tardi: c’è Inter - Fiorentina, io neanche lo sapevo, ma a Villa La Rosa si guardano le partite insieme.
L'Inter vincerà la Coppa Italia, lui è contento e io pure.